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Aids: esperti, c'è una pericolosa rilassatezza sulla malattia

Infettivologia Redazione DottNet | 20/07/2018 14:04

Mancano fondi e si è molto indietro sulla prevenzione: c'è un serio rischio di ritorno

C'è una "pericolosa rilassatezza" nella lotta all'Aids, che rischia di far tornare la malattia e che ha già reso irraggiungibile l'obiettivo di eradicarla entro il 2030. A scriverlo, alla vigilia della più importante conferenza internazionale sulla malattia, è una serie di articoli pubblicati da Lancet a firma dell'International Aids Society.  A minare gli sforzi, scrivono gli esperti fra cui l'italiano Stefano Vella, è soprattutto lo stallo nella raccolta dei fondi per combattere l'Aids che da diversi anni sono bloccati a 19-20 miliardi di dollari l'anno e che andrebbero aumentati almeno del 20% per raggiungere gli obiettivi. Questo sta portando ad un rallentamento degli sforzi nella prevenzione, come si vede dai quasi due milioni di nuove infezioni l'anno, una cifra che è sostanzialmente stabile.

"Non stiamo vedendo il declino nelle nuove infezioni che speravamo ci fosse a questi punto - si legge negli articoli, che ricalcano le conclusioni del rapporto dell'agenzia dell'Onu sulla malattia reso noto pochi giorni fa -. E ci sono segni preoccupanti di espansione dell'epidemia in alcune popolazioni".  Le persone a rischio sono rimaste le stesse dell'inizio dell'epidemia, sottolineano gli autori, dagli omosessuali ai transgender ai lavoratori del sesso e i loro partner. Proprio le 'key populations' sono al centro della International Aids Conference che si apre il 23 luglio ad Amsterdam. Fra gli ospiti previsti, oltre ai principali esperti mondiali del settore, ci saranno i 'testimonial' della lotta all'Hiv, da Charlize Theron a Bill Gates al principe Harry, che lancerà insieme a Elton John una nuova iniziativa sulla prevenzione.

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fonte: lancet

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